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sabato 28 febbraio 2009

L'IDOLO DI X FACTOR MARCO MARFÈ DENUNCIATO PER USURA. AI CARABINIERI: "MA DAVVERO NON MI RICONOSCETE? NON MI AVETE MAI VISTO IN TV?"

Vi sentivate un po’ frizzantini e anche un po’ pop dance in questi giorni? Sì, innegabilmente era la Marco Marfè mania che vi aveva contagiati! Come non resistere alle movenze seducenti del cantante neomelodico? Come non farsi trasportare dalle sopraffine note del Fragolone del Marfè? Come non restare shockati – in tutti i sensi! – dinanzi ad un bacio tutto zuccherato? Insomma, come fare a meno di lui, dell’idolo delle ragazzine napoletane, che ha unito Mediaset e Rai prima ancora che Maria De Filippi facesse l’epocale ospitata al Festival Di Sanremo, visto che ha partecipato ad X Factor e si è trovato ospite direttamente da Barbara D’Urso nel suo Mattinocinque? Le frontiere le ha abbattute lui, scrittori di cronaca televisiva. Siate onesti ed aperti intellettualmente, suvvia, così come, sotto sotto, non è lo è mai stato (?) lo stesso Marfè. Sì, perché tra un Gelato al cioccolato versione pop dance, un bacio in primo piano e una D’Urso con occhi puntati sulla sua persona, il cantante idolo nazionale – esagerati? – combinava qualche misfatto subito pronto ad emergere non appena il fato ha voluto. Marco, infatti, insieme al padre Antonio, è stato denunciato per usura. Surreali le motivazioni per difendersi, sinonimo che tutto quello che vedevamo in tv (in negativo, naturalmente…) era davvero tutta farina del suo sacco. Ecco la notizia tratta dal Corriere del Mezzogiorno.

Il cantante neomelodico Marco Marfè è stato denunciato a piede libero dai carabinieri insieme con il papà, Antonio, con l'accusa di usura. Il ventenne, fresco «fenomeno» tv,è stato sorpreso dai militari, secondo quanto riporta Il Mattino, nel suo rione a Casoria mentre nascondeva tra le mani diversi libri mastri contenenti le tabelle dei prestiti erogati a soggetti sotto usura. Con tanto di nomi, cognomi, soprannomi e le rispettive somme da pagare, gonfiate da tassi d'interesse che - sempre secondo i carabinieri - sfiorerebbero il 50 per cento. Marfè avrebbe ricevuto i registri, una quindicina, proprio dal padre Antonio.

LA DIFESA DEL CANTANTE - La versione del cantante diverge totalmente da questa ricostruzione. Attraverso il suo manager, Marfè fa sapere che del contenuto della busta con i registri non sa nulla. E che l'ha trovata per terra, nei pressi della sua abitazione nel rione Arpino, mentre stava uscendo per recarsi ad un concerto. L'ha raccolta e aveva intenzione di restituirla al proprietario credendo - ha riferito sempre il manager - che contenesse quaderni di bambini. A quel punto è stato fermato dai carabinieri che stavano effettuando controlli sui clan della zona.

Meravigliato, Marco Marfè si è rivolto loro dicendo: «Ma davvero non mi sapete chi sono? Non mi avete mai visto in tv?». Forse qualcuno tra i carabinieri avrà riconosciuto il suo sbarazzino sguardo da neomelodico «frizzantino», ospite un paio di volte sui canali tv nazionali e onnipresente su internet con i balletti «pop dance». Ma questo non gli ha impedito una denuncia. Tocca ora al magistrato dimostrare la fondatezza o meno delle accuse.

Ciò che, a livello puramente personale, mi sciocca, a parte il “quaderno di un bambino” è proprio quella frase rivolta ai carabinieri, quel “non mi avete mai visto in tv?”, segno realmente di quanto questa sia implosa e collassata. Semplicemente rabbrividisco.

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