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venerdì 16 gennaio 2009

GASPARRI: "I REALITY PATTUMIERA DELLA NOSTRA TV". VELTRONI: "I QUIZ MI APPAIONO COME MARZIANI. REGALATI SOLDI SENZA SAPER FAR NULLA"

Commistione tra politica e televisione. Compresenza di entrambi in unico mondo. Tasso: altissimo. C’è qualcuno che oserebbe dire il contrario? Certo, questo influsso può essere definito come tale a partire da esempi tangibili (e in questo caso vi rimandiamo al post con relativo video scritto dal nostro Bubino circa la lite tra Santoro e l’Annunziata), in onda, oppure contando sulle dichiarazioni che vengono rilasciate. Dato di fatto: la televisione sembra essere un rifiuto da smaltire a tutti i costi. E questo vale sia da una parte, sia dall’altra. Critiche, critiche, critiche. Si potrebbe dire che tutti un po’ “mangiano” su di essa, da essa e pure grazie a essa, suvvia, ma è – purtroppo – un discorso a parte, che sicuramente affronteremo in futuro. Non a caso vi abbiamo introdotto in questo modo due dichiarazioni che criticano due aspetti della televisione nostrana. Quasi fatto per par condicio, c’è chi critica i reality show, come Gasparri da una parte, e chi i quiz a premi, dall’altra, come Veltroni. Leggiamole, una di seguito all’altra.

Maurizio Gasparri: "Avranno anche successo, e questo dovrebbe essere motivo di riflessione autocritica per tutti, ma questi reality sono ormai la pattumiera della televisione. Dopo il pessimo contributo della Raidue di Marano, ora e' la stagione del Grande fratello Mediaset Endemol. Si fa clamore ad ogni costo e si lanciano messaggi sempre peggiori. Il perdurante successo di queste trasmissioni spazzatura e l'inutilita' delle critiche che ad esse sono rivolte non fanno venire meno il dovere di immaginare risposte di tipo economico a Tv pubbliche e private cosi' diseducative".

Walter Veltroni: "Con quello che sta vivendo il Paese, certe trasmissioni televisive, i quiz e i programmi a premi, mi appaiono marziane. Ci sono trasmissioni in cui si possono guadagnare centinaia di migliaia di euro senza saper fare nulla, mentre ci sono persone che non possono comprare un maglione".

Adesso, fare del facile perbenismo rispetto a quanto detto, accodandosi, magari anche ipocritamente, a tale tipo di dialettica, è quanto di più semplice esista. Naturalmente i sentimenti di ognuno circa il meccanismo dei reality o quello dei quiz possono essere i più disparati ma, per onestà intellettuale, va detto che alcuni declinano forzatamente i propri gusti per far uscire un’immagine di sé che sia accettata dall’esterno. Una persona non guarda i reality show e li critica: ci sta tutto. Così come si può criticare qualsiasi altra cosa. Ma quanto la critica è sentita e quanto si crede in ciò che è stato detto? Stesso discorso per i quiz. Siamo i primi a condannare lo sperpero di denaro con l’apertura di un pacco, ma quanti si scandalizzano veramente? E’ pur vera una cosa: chiamasi – il reality, il quiz, il premio – intrattenimento e, qualora lo si sia dimenticato, questa è la funzione del nostro mezzo. Verrebbe da chiedere a questi esponenti politici una semplice cosa: no reality, no quiz, ebbene, cosa dovrebbe trasmettere la televisione?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questi attacchi politici ... alla tv ... mi danno fastidio ...
Non ti nascondo e tu lo sai El Barto , che in merito ai reality o ai quiz di fortuna alla Affari Tuoi ...il mio pensiero nn è distante dalle opinioni lette ...
ma proprio queste opinioni illustri sono, come ben sai, buttate nella polemica politica ... per fini diversi da quelli che vogliono far intendere, ovvero l'auspicio di una tv migliore.
La tv come giustamente diceva Minoli, in una intervista , da me riportata in parte anche qui , deve:
1. Informare
2. Intrattenere
3. Formare.
Intrattenere è l'unica cosa che fanno certi quiz basati sulla fortuna e tutti i reality e in entrambi sinceramente non ci vedo niente di formativo in questa brutta televisione.
La tv pubblica deve , proprio per il suo ruolo pubblico, ... oltre a informare e intrattenere, anche formare ... e decisamente le proposte di cui sopra nn sono per niente educative ...
Ma allora i nostri cari politici, che giocano ( visto gli ultimi eventi in commiss. vigilanza ) e hanno in mano le sorti della Rai ... prendano delle decisioni in merito , facendo tornare il servizio pubblico centrale nella formazione audiovisiva degli italiani, dando una linea editoriale netta e chiara ( e non solo dichiarazioni d'intenti e parole vuote ) ... senza per questo però trasformare le reti Rai in una serie di proposte tv decisamente noiose e tediose ...
E lasciamo questo vuoto e spesso molto brutto intrattenimento alla tv commerciale ... che nasce e vive grazie agli inserzionisti pubblicitari ... e da quelli dipende pienamente.
Io la penso così ... :la tv pubblica deve avere necessariamente ( essendo pagata da tutti ) una chiara mission educativa ... e non sono il solo a pensarlo ...

El Barto ha detto...

ITAL, quando ho scritto questo pezzo, in particolare quando riportavo le dichiarazioni di Gasparri, pensavo proprio alla tua egregia crociata contro i reality...:)

La tripartizione di Minoli, e non a caso sua, è praticamente perfetta (inutile dire che è spunto di riflessione... ma ultimamente c'è un tempo davvero tiranno! :@)

Non sei il solo a pensare che la televisione pubblica debba rivedere il suo ruolo, ma il problema è: con le lotte per le percentuali e per lo share, potrà mai averne, di ruolo, uno simile? E' destinata, la tv pubblica, ad implodere, a collassare... molto ma molto presto.