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sabato 23 agosto 2008

IN ARRIVO IL 2 SETTEMBRE "MEDICI MIEI", LA NUOVA SIT-COM DI ITALIA1

Nonostante avessimo avuto occhio lungo sul fatto che le sit-com d’origine italiana non funzionassero nel territorio che, di quelle straniere, fa la fortuna del suo preserale e del suo access prime time, sia per la scadente qualità della resa, sia per un investimento sul parco attori misero che, come principale conseguenza, ha una capacità interpretativa dello stesso rasentante il ridicolo, per non dire il pessimo, Italia1 ci riprova, e ci ritenta, apparentemente, alla grande. Parodia facente eco al genere che più trova modelli da attingere a partire dal suo abnorme serbatoio, ovvero il medical, cui rappresentante e pietra miliare degli ultimi anni è il burbero e seguitissimo Dr. House, il nuovo prodotto lanciato dalla rete lanciato dalla rete diretta da Luca Tiraboschi è Medici miei, interpretato da alcuni dei volti più famosi dell’azienda Mediaset, cosa che potrebbe inevitabilmente vincere ogni qualsiasi possibilità di fallimento dettata dalla scarsità attoriale, giudizio basato sulla visione delle sit-com già trasmesse in estate. Anticipato di circa un mese rispetto alla messa in onda prevista dalla tabella di marcia dei palinsesti, che ne prevedeva l'avvio ad ottobre, partirà, come anticipa Tgcom, martedì 2 settembre, contro la premiere de Il sangue e la rosa e l’ennesima riproposizione di Pretty Woman. Di seguito riportata la trama della fiction.
Cialtroni come Amici miei, ironici come Mash, sarcastici come il Doctor House, comici come Scrubs, senza remore come Alberto Sordi nel Dottor Guido Tersilli. Martedì 2 settembre arriva in prima serata su Italia 1 l’inedita sit-com Medici miei. In una clinica privata, la Sanabel, lavorano tre amici: sono Enzo (Enzo Iacchetti), il chirurgo diagnostico, Gianni (Giobbe Covatta), il primario, e Francesco (Alessandro Sampaoli), l’anestesista.

Il legame, di vecchia data, che li unisce è di allegra e giocosa goliardia, anche se diverso è l’approccio di ognuno verso il proprio lavoro e verso i colleghi. Enzo è un medico capace e coscienzioso, animato dalla volontà di far davvero del bene ai propri pazienti e da un’indole bonariamente ironica, ma è anche affetto in qualche modo da una forma della ben nota sindrome di Peter Pan, che lo rende pieno di simpatiche trovate. Nel contempo è però anche soggetto a combinare, quasi sempre involontariamente, guai che gli rendono la vita piuttosto complicata, soprattutto se a scoprirli è la sua ex moglie, nonché nuovo direttore sanitario della clinica…

A condividere con Enzo fatti e misfatti è il suo più grande amico e compagno di "merende": Gianni, il primario. In qualche modo il suo mestiere, che è poi quello di primario della clinica, riesce pure a farlo, ma in realtà non pensa ad altro che alle donne e fa di tutto per avere le più belle pazienti, le più procaci infermiere, le più seducenti dottoresse. Ogni scusa è buona per provarci, e alla mal parata, almeno per guadagnarci qualcosa, magari facendo ricoverare per costosissimi esami il marito di una bellissima donna.

Come in ogni gruppo d’amici che si rispetti, anche tra i nostri medici non può mancare il capro espiatorio, l’anestesista Francesco, altrimenti e affettuosamente ribattezzato “gasista”, anima bella della clinica, costantemente vessato in maniera giocosa, ma persistente, dai più scaltri Enzo e Gianni.

Tra i “nemici” dei nostri medici ci sono: Riccardo Monatti (Giacomo Valenti), il cinico proprietario della Sanabel, appena ereditata dal defunto padre, che è in tutto peggio dei suoi dipendenti, ma che pretende soprattutto i guadagni; l’altera, rigida, ma bellissima Anna Durkheim (Federica Bonani), il nuovo direttore amministrativo della clinica che solo “per caso” coincide con la temibile e temuta ex moglie di Enzo e che, ancora per caso, viene ritenuta da tutti l’amante di Monatti, anche se prove tangibili non ce ne sono. Con queste premesse, questi personaggi e questi toni, gli sviluppi comici sono facilmente immaginabili…
Ci permettiamo di prendere in prestito la licenza di giornalisti (lungi da noi apparire come tali) per poter completare queste ultime parole. Con queste premesse, questi personaggi e questi toni, quanto potrà fare bene un prodotto del genere, su una rete che non vive e non può vivere più dei vecchi fasti degli anni passati e che, in questa nuova stagione autunnale, deve dare il meglio di sé? Il fatto che inizi a garanzia non avviata è un'innegabile arma a doppio taglio: da una parte può fare in modo che parte dei telespettatori si affezionino al prodotto tale che il proseguio del suo corso, a garanzia inoltrata, sia baciato dal successo; dall'altra può essere un mediatico harakiri, dato che parte degli stessi non è ancora rientrato per il godersi gli ultimi giorni di vacanze e non ancora pienamente, perciò, entrato nello spirito per il quale il seguire un prodotto in tv è naturale, a dirsi e a farsi. Le basi ci sono: il giudizio è rimandato ad un futuro non tanto prossimo.

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