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domenica 20 aprile 2008

DUE PRIME SERATE DI RAIUNO..."PER UNA NOTTE D'AMORE"

RaiUno ci riprova nella fiction. Dopo i recenti successi di Rebecca La prima moglie, e di Ho sposato uno sbirro, la rete ammiraglia di stato, nella serata di stasera, ed in quella di domani, proporrà una fiction leggera, dal tema sociale molto dibattuto. Una donna, incinta di un bambino, il cui padre è morto in un incidente stradale. Una lotta il cui fine è la quota di eredità del bambino stesso, che si trova ad essere figlio di uno dei maggiori produttori di ceramica di un tranquillo paesino toscano. Il diritto di essere una donna, senza essere offesa o denigrata, ed il riconoscimento di un amore, nato senza alcuna costrizione o raggiramento, soprattutto quando questo è tangibile con la presenza di un bambino. Sono i questi i temi trattati da una fiction il cui titolo è Per una notte d'amore. Ecco quanto recensito da Il Giornale.
Esistono ancora le favole sentimentali? Almeno in televisione, sì. Prova ne sia Per una notte d'amore: nuova miniserie Rai - in onda domani e lunedì in prima serata su Raiuno - che già dai titoli di testa si presenta attraverso autentici specialisti del genere «rosa» e zuccherino. Autrice del soggetto è Maria Venturi (cui si deve metà delle storie alla melassa del piccolo schermo), soggettista Patrizia Carrano (recente edulcoratrice di Rebecca) e regista Vittorio Sindoni (autore di fiabe improbabili ma rassicuranti come Butta la luna). Risultato: «Una favola rosa, che unisce i temi sentimentali con quelli sociali - riassume la responsabile di Raifiction, Paola Massini -. In una vicenda attuale e ricca di sentimenti». Gli ingredienti sono sempre quelli. Essenziale il «quid» sentimentale: una bella neomamma perde improvvisamente il compagno, morto dopo una sola ma fatale notte d'amore; presentatasi ai parenti di lui, ottiene l'aperta ostilità del fratello del morto, che vuol escludere il nascituro dall'imminente eredità, e la simpatia della madre, che invece è prontissima ad accogliere il nipotino. Il tutto si svolge in provincia (la provincia va fortissimo, nella fiction italiana) e accanto ad un'attrice di solido mestiere (Isa Barzizza: la madre) allinea i «belli» indispensabili al genere fumettone: Vanessa Hessler, ex modella notata quando aveva solo 14 anni dalla produttrice Edwige Fenech, e Roberto Farnesi, che si dice «felice d'interpretare finalmente il ruolo del cattivo». In Carabinieri o Questa è la mia terra, infatti, ero sempre l'eroe positivo - considera l'attore -. Mentre stavolta sono un cinico attaccato ai soldi, almeno inizialmente molto antipatico». Anche per Isa Barzizza - celebre soubrette degli anni ’40 e ’50, immortalata in decine di film accanto a Totò - «questa fiction è stata un'occasione d'oro. Io, che ero la regina dei film comici, e sgambettavo con l'ombelico all'aria, finalmente affronto un personaggio serio, con una psicologia articolata, con un'anima, insomma». La fiction ha anche l'ambizione di sottolineare un tema importante: quello del valore delle tradizioni. Il cattivo della storia vorrebbe infatti trasformare la fabbrica di ceramiche del morto secondo nuove, spersonalizzanti tecnologie. «E' un tema ricorrente nelle mie fiction - osserva il regista Sindoni - e quasi una necessità personale. Io credo infatti che le tradizioni siano fondamentali, nella nostra vita. Rappresentano quelle radici che fanno la nostra identità, soprattutto in tempi come questi».
L'appuntamento è per stasera, e domani sera, alle 21:10, su RaiUno.

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