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lunedì 17 marzo 2008

LUCILLA AGOSTI VALE QUANTO "LA BIONDA+LA MORA"

Non voglio tornare a Sanremo. Oramai rappresenta il passato in termini di notizie e televisione, almeno per questa ultima settimana, sempre in attesa di notizie riguardanti la prossima edizione. Ma non è nemmeno un caso che abbia scelto questa fotografia. Oggi pomeriggio infatti, Pippo Baudo ha ospitato, come è solito fare in questi ultimi mesi, una presenza femminile che lo accompagni durante l'intera puntata. Ebbene, oggi è stato il turno di Lucilla Agosti, la stessa presentatrice presa in prestito da AllMusic per questa edizione del DopoFestival, quella in compagnia del simpatico gruppo Elio e le Storie Tese. E devo dire che si è trattato di una conferma, una conferma per la sua bravura e la sua capacità di imporre la sua presenza nel piccolo schermo. E qui la foto. La sua presenza, in particolare quest'anno, sarebbe valsa come la somma di quella di Bianca Guaccero ed Andrea Osvart, vere delusioni di questa edizione del festival. Se non di più. A mio parere, infatti, se ci fosse stata lei da sola sul palco dell'Ariston, probabilmente tutto sarebbe risultato più naturale. Sia per personalizzare di più questa edizione, sia perchè la sua ironia poteva essere ottima complice della irriverenza del simpatico Piero Chiambretti. Mi spiego meglio. Forse quattro persone su quel palco sono troppe. Pochi ma buoni, credo debba essere il principio di base per tutti quelli che organizzano una kermesse canora di questo tipo, contraddistinta da questo forte stampo televisivo indelebile. Per quanto riguarda l'ironia, credo che, già al dopofestival, la giovane presentatriche ha dimostrato di averne in abbondanza. E poi ha la cosiddetta "parlantina". La stessa capacità di improvvisare e di mostrare spontaneità che è mancata parecchio alle due donne salite realmente su qual palco. Troppo legate al copione, troppo statiche e impostate. Incapaci di seguire le "avventure verbali" di Chiambretti. Soprattutto la Osvart. E' tardi per parlare. Sicuramente qualcuno penserà "del senno di poi...."
Ma il discorso è diverso. Pippo Baudo, se ha scelto Lucilla Agosti per il suo DopoFestival, vuol dire che ne conosceva, almeno in parte le capacità ed il talento. Lo stesso che tutti gli italiani hanno stentato nell'intravedere in Bianca Guaccero ed Andrea Osvart.

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